Foglietto settimanale dal 26 Febbraio al 5 Marzo 2023

Fammi vedere quanto vali!

Chi ci vuole bene cerca di evitare che possiamo farci del male, vigila, offre le indicazioni necessarie per non correre rischi, ed è quello che Dio fa nel racconto della creazione.

Dio non ha solo donato all’uomo la vita, ma gli ha donato la sua amicizia e in quel giardino, simbolo di ogni relazione importante ci mette il meglio.

Il serpente invece cancella l’immagine di Dio, applicando le sue strategie: – spostare l’attenzione portando il nostro sguardo su quello che manca, – confondere le parole per stravolgere il divieto.

Divieto dato da Dio per preservare l’uomo da ciò che poteva fargli male, ma l’uomo vuole mettersi al posto di Dio, vuole decidere da solo, senza averne la capacità. Facendosi del male scopre il proprio limite, si accorge di essere nudo.

L’uomo e la donna si nascondono perché si vergognano, temono che qualcuno possa approfittare della loro fragilità.

 

Nella vita le tentazioni si innestano continuamente davanti alle situazioni che incontriamo ma è il modo con cui affrontiamo le sfide, le decisioni, le difficoltà del nostro cammino, che dicono di che pasta siamo fatti.

Anche Gesù dopo il battesimo e prima di iniziare il suo ministero pubblico, viene condotto dallo Spirito nel deserto, e tentavo dal Nemico.

La prima tentazione, è una provocazione legata alla fame? L’inganno sta nel fatto che Gesù dovrebbe usare il suo essere Figlio di Dio per sé, per trasformare le pietre in pane. Gesù, invece, vuole mettere il suo potere a servizio degli altri.

È il rifiuto della logica del privilegio!

La seconda tentazione ha a che fare con la fiducia in una relazione: il Nemico vuole provare ad incrinare la fiducia di Gesù con il Padre: mettere alla prova l’amore del padre.

Se chiedi all’altro prove d’amore, la relazione è già in crisi.

La terza tentazione ha a che fare con il compromesso. Tante volte siamo tentati di giustificare il male con il pretesto che è a fin di bene. Il Nemico finge di guardare solo all’esito finale, trascurando il modo in cui ci si è arrivati. Purtroppo in tanti ambienti si procede così.

Gesù salva il mondo solo con la logica della croce, che è la logica della sofferenza, del dolore, dell’umiliazione e a questa logica, se vogliamo essere suoi veri discepoli, non possiamo sottrarci.

La lotta di Gesù nel deserto è anche la nostra, è la lotta di una vita. Adesso però sappiamo che in Gesù possiamo vincere questo scontro. La scelta è sempre nelle nostre mani e le decisioni che abbiamo preso o che prenderemo parlano di noi.

Chiediamoci allora: quali tentazioni segnano la mia vita? Cosa emerge di me nel modo in cui prendo le decisioni?