Foglietto settimanale dal 20 al 27 Aprile 2025 – Pasqua di Resurrezione – Anno C

“Perché cercate tra i morti colui che vive?”.

 

 

Forse è la domanda che può risvegliarci dal nostro letargo come persone e come cristiani, passiamo infatti gran parte della nostra vita ripensando a ciò che è già morto:

  • ai nostri fallimenti;
  • ai nostri errori;
  • alle vie non intraprese.

 

Oggi invece siamo chiamati ad abbandonare ciò che non è stato, mettere da parte ciò che si è ormai usurato. Siamo chiamati cioè ad abbandonare il sepolcro dove abbiamo seppellito i nostri sogni di gloria, le nostre speranze, perché il sepolcro vuoto non è un luogo dove fermarsi, ma piuttosto punto da cui partire!

 

Il vuoto lo abbiamo sperimentato tutti, e forse lo stiamo ancora sentendo, ma attenzione al rischio che il vuoto porta con sé:

  • ci può intrappolare;
  • farci rotolare una pietra addosso che a lungo andare non riusciamo più a spostare;
  • e dentro a quel vuoto obbligarci a vivere tutta la nostra vita.

 

Le donne del Vangelo sebbene si rechino al sepolcro quando era ancora buio, sono talmente chiuse nel dolore che non riescono a vedere il fatto straordinario che sta avvenendo nella loro vita. La paura è riuscita a bloccare perfino il loro cuore.

Ma pure noi, troppe volte siamo bravi a decorare il nostro sepolcro, il nostro vuoto, il nostro non senso, con lamenti continui, senza renderci conto che il sepolcro è vuoto, e soprattutto non è lì dove siamo chiamati a vivere.

Pure gli stessi discepoli, talmente chiusi nel loro dolore, giungono ad apostrofare le parole delle donne come un fatto “impossibile”!

Ma quante volte anche noi, soprattutto nei momenti di sconforto e di dolore ci trinceriamo dietro a la mia vita non può cambiare, per me non ci può essere speranza!”…

Pietro invece accetta la sfida, entra nel sepolcro “vuoto”. Entra dentro, inizialmente è solo stupore, ma poi quel vuoto, lo chiamerà a stravolgere totalmente la propria vita.

In questi giorni siamo stati invitati in tanti modi a fare silenzio per ascoltare la Parola di Dio, Parola che in questa Veglia Santa diventa più dirompente che mai: la storia della nostra salvezza!

Siamo quindi chiamati ad entrare nel sepolcro e come Pietro nel silenzio del vuoto del sepolcro, ricordare e farci guidare dalle Parole del Maestro.

 

Dio ci ha creato, ci ha messo alla prova, ci ha salvato dai pericoli, ci ha ridato vita quando ci sentivamo abbandonati, ci ha liberati dagli idoli che ci siamo costruito.

E nonostante quanto fatto da Lui noi vogliamo restare chiusi nel sepolcro che ci siamo costruiti o in cui la vita ci ha messo?

Dio però non ci molla!

 

Oggi più che mai il Signore ci dice: è tempo di ricominciare a vivere, mettiti in cammino e vienimi a cercare!

 

Buona Pasqua!