Foglietto settimanale dal 12 al 19 Novembre 2023 – XXXII Domenica T.O.

Ormai non viene più! Perché continuare a sperare?

Durante la nostra esistenza tutti speriamo ma se non vediamo segnali di cambiamento il rischio di perdere la Speranza, di rassegnarci diventa veramente alto, e come le dieci vergini del Vangelo ci addormentiamo: tutti prima o poi siamo rapite dal sonno.

Ma anche noi come comunità cristiana, forse ci stiamo addormentando, abbiamo perso la forza di lottare, non riusciamo più a vegliare, a tenere il cuore pronto per lo sposo che torna.

Per fortuna, il Vangelo ci assicura che anche la notte finisce, a mezzanotte, nel momento più buio lo sposo finalmente arriva. Chissà perché ha tardato! Voleva farci sperimentare il buio della notte?  

Ma se abbiamo conosciuto veramente Gesù, come possiamo non avere fiducia in lui e nel suo ritorno?

La differenza tra le vergini stolte e quelle sagge è racchiusa nella storia dell’olio per la lampada, che rivela il modo in cui si sono preparate a quell’incontro. La lampada rimanda alla vita del credente che deve splendere per incoraggiare gli sfiduciati: la vita se non splende per qualcuno si spegne. Come avviene per la città posta sopra al monte affinché possa indicare la via al viandante, per aiutarlo ad orientarsi nel cammino e non perdersi.

Ma per poter splendere, la lampada della vita deve essere alimentata dall’olio, dell’accoglienza, dell’Amore, dall’olio che il Samaritano versa sulle ferite del prossimo, l’olio della carità, della premura, l’olio che racconta i gesti personali nei quali nessuno ci può sostituire!

La lampada per rimanere accesa ha bisogno dell’olio che è il frutto di come abbiamo vissuto e custodito la nostra vita; non esiste nessun supermercato che lo possa vendere.

Ecco allora che il problema non è addormentarsi nel momento dello sconforto, della delusione, ciò che fa la differenza è il modo in cui abbiamo vissuto fino a quel momento; per questo lo sposo dice alle vergini stolte “In verità io vi dico: non vi conosco”.

L’attesa nel buio della notte, ha svelato il tipo di relazione che ogni vergine sagge o stolta che sia, ha avuto con lo sposo.  

Non meravigliamoci se capita di addormentarci: la stanchezza, la delusione, lo sconforto fanno parte della vita, preoccupiamoci piuttosto di come stiamo vivendo l’oggi: stiamo alimentando la nostra lampada con l’olio della carità, stiamo dando luce alla vita degli altri?

Prima o poi lo sposo tornerà e, mai e poi mai vorremmo sentirci dire “In verità io ti dico: non ti conosco”

 

Chiediamoci allora: Nei momenti di buio, come mantengo accesa la speranza nel Signore? Come mi prendo cura della lampada che il Signore ha messo nelle mie mani?